Il segno di Goya. Ottanta capolavori incisi

L’esposizione Il segno di Goya. Ottanta capolavori incisi, realizzata in collaborazione con Alef – cultural project management,  propone ottanta opere appartenenti al ciclo denominato “I disastri della Guerra” e testimonia la maestria della tecnica incisoria dell'artista spagnolo che, ultrasessantenne, si adoperò per recuperare quante più lastre di rame gli fosse possibile, per dar voce alla convinzione che la guerra sia unicamente l’epilogo della follia umana.

Gran bravura! Con dei morti, (Grande azana! Con muertos!), Incisione: acquaforte, lavis e puntasecca, mm 155 x 205 “Los Desastres de la Guerra” non sono dunque solo la semplice reazione di un artista che interpretò il suo tempo per restituire una lettura degli avvenimenti che agli inizi del 1800 scossero l’intero assetto politico europeo, quanto una narrazione della sua terra, la Spagna, e - in chiave universale - della natura umana, della pura violenza e sopraffazione che guerra e politica riversano sulla popolazione civile, calata nel ruolo di vittima della storia e di una morte feroce e priva di senso.

ll fantastico e il deforme, cifra stilistica personale di Goya destinata a condizionare molta parte dell’arte successiva, si appoggiano in questo ciclo a una base storica precisa, un evento che scosse la Spagna, trattato in maniera non cronachistica, ma impostato su soluzioni figurative potentemente evocative.
L’invasione della Spagna ad opera delle truppe napoleoniche nel 1807 fu l’inizio di un lungo avvicendarsi di affanni e disastri come la sanguinaria ribellione della nativa Saragozza nel 1808 o la carestia a Madrid del 1810-11, per culminare nel regime di monarchia assoluta e oscurantista instaurato da Ferdinando VII, salito al trono dopo la liberazione dagli invasori.

L’itinerario espositivo costituisce un’occasione unica per ammirare una delle vette della produzione grafica di Goya, abile nel fondere in uno stile assolutamente originale libertà espressiva, fantasia e adesione alla realtà.

A ospitare la mostra, la “Galleria Civica d’Arte”, ideata dal Comune di Cava de’Tirreni con l’obiettivo di dotare la “città dei portici” di uno spazio espositivo di grande prestigio, moderno e attrezzato, in grado di poter ospitare mostre e rassegne d’arte di livello nazionale e internazionale.

Il 14 dicembre 2008 la Galleria Civica d’Arte ha aperto i battenti, dopo importanti lavori di ristrutturazione e di realizzazione di adeguata impiantistica. L’installazione di sofisticati sistemi di climatizzazione, deumidificazione, allarme e videosorveglianza, fa sì che la struttura cavese sia tra gli spazi espositivi più all’avanguardia nel Sud–Italia.

E’ situata all’interno del Monumentale Complesso di Santa Maria del Rifugio, una suggestiva struttura cinquecentesca completamente restaurata, che vanta una fortunata posizione nella splendida cornice di Piazza San Francesco.
"L’esposizione delle ottanta opere incise di un grande maestro quale Francisco Goya, che il Comune di Cava de’Tirreni si fregia di ospitare e mettere in mostra nelle sale della neonata Galleria Civica d’Arte, porta all’attenzione una delle opere più tormentate e sentite dell’artista" afferma Luigi Gravagnuolo, Sindaco di Cava de’Tirreni.

Cava de’ Tirreni è un’antica e storica città, la porta della Costiera amalfitana, distante soltanto 42 Km da Napoli, 7 Km da Salerno, 24 Km da Amalfi, 21 Km da Pompei.

I suoi primi abitanti furono i Tirreni, tribù nomade etrusca. In epoca romana fu luogo rinomato di villeggiatura prescelto dalla nobiltà di Roma. Fu poi abitata dai Longobardi. Nel 1011 fu fondata l’Abbazia benedettina della SS. Trinità. Nel XIV e XV secolo si sviluppò il
Borgo Scacciaventi, pregevole esempio di centro commerciale naturale, caratterizzato da una via fiancheggiata da portici e da storici palazzi porticati.

Meta di turisti e viaggiatori, fu scelta dai pittori napoletani dell’Ottocento per le amene vedute e per i panorami ricchi di verde.

Dal XVIII secolo e fino ai primi del XX secolo Cava de’Tirreni fu meta obbligata di un grande flusso di viaggiatori che diedero vita al Grand Tour.

Cava de’Tirreni é luogo di turismo selezionato: offre cultura, storia, architettura, arte, ambiente, boschi ameni e verdeggianti colline, escursioni e itinerari tra la montagna e il mare.

A testimonianza della vivacità culturale del territorio, contestualmente all'iniziativa di Cava verrà inaugurata, dopo un importante recupero, la storica Villa De Ruggiero a Nocera Superiore, nuovo plesso entrato a far parte della grande famiglia dei musei della Provincia di Salerno, destinato ad accogliere una prestigiosa raccolta di arti applicate.
 

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