Mostra: Torino, la città che cambia - Fotografie 1880-1930

TORINO, LA CITTÀ CHE CAMBIA. Fotografie 1880-1930

Il Borgo Medievale presenta, a partire dal 9 aprile 2011, Torino. La città che cambia, mostra di fotografie storiche di Torino dall’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei. L’esposizione, curata da Ivano Barbiero e Filippo Ghisi, è stata ideata e realizzata in concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia per offrire ai visitatori la possibilità di riflettere sull’evoluzione di Torino e sui suoi abitanti, prendendo spunto dalle immagini esposte. Trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato gli ultimi anni dell’Ottocento e il Novecento, portando la prima capitale ad essere “città-fabbrica”, centro industriale, destinazione di ingenti flussi migratori. Le fotografie esposte, in parte originali ed in parte realizzate in formato e supporti diversi,  presentano l’evoluzione della città tra il 1880 e il 1930: non solo una “Torino com’era” ad uso e consumo dei nostalgici, ma spunto per una riflessione profonda su temi quali il lavoro, la casa, l’ambiente, i rapporti sociali tra le persone, l’uso degli spazi della città.

Mostra fotografica Torino, città che cambiaPer giungere alla selezione delle immagini in mostra è stato necessario un approfondito lavoro di studio e analisi del patrimonio custodito dall’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei, che oggi raccoglie oltre trecentoquarantamila fototipi, costituiti da negativi e positivi fotografici, su lastra, su pellicola e su carta, in monocromia e a colori. L’esposizione è dunque un’occasione per scoprire e apprezzare i fondi storici conservati nell’Archivio e, al contempo, un modo per conoscere meglio la prima capitale d’Italia attraverso le fotografie presentate.

Dalla consultazione dell’Archivio sono emersi quattro temi di riflessione: “Le grandi Esposizioni”, “La vita quotidiana”, “Lungo il fiume” e “Scorci di Torino”.

“La vita quotidiana” accoglie i visitatori all’ingresso del ponte levatoio, negli spazi all’aperto lungo i portici della via maestra. Sagome e stendardi di uomini, donne e situazioni di vita ritratti in primo piano sono i protagonisti di questa sezione. “Le grandi Esposizioni” raccoglie invece, presso la sala mostre del Borgo, i grandi album ricordo da donare ai personaggi illustri dell’epoca in occasione delle grandi manifestazioni del 1884, 1898 e del 1902. Infine, “Lungo il fiume” e “Scorci di Torino” trovano collocazione lungo la recinzione del cantiere dell’ex ristorante San Giorgio, che ben si presta a questa originale rifunzionalizzazione dello spazio in occasione della mostra.

Sono molti i motivi che rendono il Borgo Medievale lo scenario più adatto a questa esposizione. L’uso della fotografia rivestì infatti un ruolo fondamentale per il Borgo già all’epoca del suo progetto di realizzazione quale Sezione di Arte Antica dell’Esposizione Generale Italiana di Torino. Tra il 1882 e il 1884 i membri della Commissione individuarono i modelli che avrebbero fornito gli spunti per il Borgo viaggiando attraverso le province piemontesi, facendo ricorso agli scatti fotografici (oltre che a disegni e acquerelli) per avere memoria di quanto si sarebbe riprodotto. Inoltre, durante l’apertura del complesso, una parte importante del Borgo fu riservata proprio alla fotografia: nella casa di Avigliana fu installato un chiosco per la vendita delle fotografie ricordo dell’Esposizione, con gabinetto di camera oscura, gestito dal fotografo Vittorio Ecclesia. Non bisogna infine dimenticare che il Borgo Medievale è oggi uno dei monumenti torinesi più fotografati dai turisti, ed è riprodotto in gran parte dei servizi dedicati al capoluogo piemontese.

Le foto esposte nelle diverse sezioni della mostra, che resterà aperta fino al 9 ottobre 2011, saranno raccolte in un catalogo curato da Riccardo Passoni e pubblicato da Silvana Editoriale, con saggi anche di Pierangelo Cavanna e Silvano Montaldo. Il catalogo sarà corredato da testi introduttivi sulla fotografia dell’epoca, sulla storia della città e sulle diverse sezioni della mostra.
 
Il giorno dell’apertura della mostra (9 aprile), con l’arrivo della primavera,  riaprirà al pubblico anche il Giardino Medievale, con visite gratuite durante tutta la giornata.

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