Silvia Camporesi le città del pensiero

Silvia Camporesi le città del pensiero

Inaugura sabato 1 ottobre dalle ore 12 alla galleria Bibo’s Place di Andrea Bizzarro e Matteo Boetti la mostra personale di Silvia Camporesi Le Città del Pensiero.

Negli spazi della galleria di Todi dedicati alla progettazione e alle opere site specific saranno presentate le opere della giovane artista forlivese che, con il ciclo di opere Le Città del Pensiero, indaga fotograficamente un atlante immaginario di borghi creati secondo le geometrie e le suggestioni metafisiche di Giorgio de Chirico e poi abbandonati, ricostruendo un paesaggio al tempo stesso ideale e reale di cui ritrae l’architettura e le atmosfere della vita quotidiana. Accanto a queste, altre opere fotografiche ritraggono un piccolo borgo realmente esistente del ferrarese che diede i natali al ministro Edmondo Rossoni nel 1884 che lo volle far ampliare con architetture che seguivano i precisi canoni dello stile degli anni ’30. Silvia Camporesi ha accolto l’invito dello stesso de Chirico ad andare oltre la materialità delle cose e di percepirne l’essenza ideale, abbandonandosi all’epifania che giunge solamente a chi osserva “per la prima volta” i luoghi che lo circondano.

Sarà ancora possibile visitare la mostra S.U.P.E.R. (SALVIFICHE UNICITA’ PER EMPATIE RAPACI), con opere di Arman, Basilé, Canevari, César, D’Elia, Dorazio, Fontana, Gallo, Hartung, Indiana, LeWitt, Mansurov, Mastrovito, Morandi, Novello, Ontani, Piccolo, Pistoletto, Pizzi Cannella, Sanfilippo, Sorokina, Vautier.

E’ una collettiva chiaramente ascrivibile alla linea curatoriale di Bibo’s Place che da sempre si basa sul confronto generazionale, affiancando maestri storici ad artisti più giovani.

S.U.P.E.R. è l’acronimo di Salvifiche Unicità Per Empatie Rapaci, tutti attributi, qualità, che immaginiamo caratterizzino quelle opere che ambiscono a restare impresse nella memoria. Fra i molti lavori storici sono presenti: una tela di Fontana del 1963, una carta di Sol LeWitt della fine degli Anni Ottanta ed una fotografia lenticolare di Ontani.

Al gruppo dei maestri storici si affianca un nucleo di opere di artisti più giovani fra cui Basilè, Camporesi, Canevari, D’Elia, Mastrovito, Novello, Piccolo e Sorokina, scelte sulla base del concept.

La mostra Le Città del Pensiero resterà aperta fino al 7 gennaio 2017.

ORARI

sempre su appuntamento (contattare il 335.8420442)

sabato 10.30 > 19.00

Notizie

Giovanni Antonio Cybei 1706-1784 Un grande scultore per Modena

I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna

Pietro Guida. Piazza d'Italia

Margherita Lazzati - Fotografie in carcere: manifestazioni della libertà religiosa